tag:blogger.com,1999:blog-34671688.post6961245847730979808..comments2023-10-26T22:12:12.228+02:00Comments on Birragenda: 2012: anno spartiacque?Mauriziohttp://www.blogger.com/profile/13295032408835029637noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-34671688.post-57869278590941494302012-01-07T12:51:56.585+01:002012-01-07T12:51:56.585+01:00Ciao Claudio (Claudio dell'Amiata?),
mi trovi ...Ciao Claudio (Claudio dell'Amiata?),<br />mi trovi molto d'accordo con la tua analisi. Se il mercato di riferimento dei birrai rimane la ristretta comunità dei superappassionati la vedo dura per i circa 400 micro italiani... Sono semplicemente troppi. Poi, chiaro, i migliori sopravvivono ma il problema vero rimane quello di uscire dalla nicchia, razionalizzare la moda e allargare lo standard qualitativo a più dei 40-50 birrifici attuali...<br />Vedremo il 2012 cosa ci porterà (tocca il ferro di cavallo anche per me...)<br />MaurizioMauriziohttps://www.blogger.com/profile/13295032408835029637noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34671688.post-78549627262226397752011-12-30T12:08:56.877+01:002011-12-30T12:08:56.877+01:00Il mercato italiano si entusiasma a parole, ma poi...Il mercato italiano si entusiasma a parole, ma poi non mi sembra ci sia una crescita davvero forte dei consumi di birra artigianale, una crescita a 3 cifre che rivoluziona le abitudini di una nazione. Forse è mascherata dall'eccessiva frammentazione di marchi, etichette, da chi produce, da chi si fa produrre, da industrie che cavalcano l'onda...<br />Sicuramente i beerjeeks da soli o alleati ai modaioli non ce la faranno a sostenere tutti questi birrifici. Sicuramente la buona e leale concorrenza gioverà alla qualità dei prodotti, ma non sarà sufficiente. Serve lavorare assiduamente sulla base per far entrare la birra artigianale nei consumi ordinari e servirebbe, nei pub indipendenti o volenterosi, un maggiore spazio alle birre del territorio, per dare supporto a quei birrai che non lavorano nelle grandi aree urbane. Per arrivare a questo serve lungimiranza, progetti, organizzazione, strategie che esulano da quanto ognuno può fare a casa propria. Rimanendo così le cose, credo che il 2012 sarà l'anno delle aziende agricole, che usciranno dalla fase di studio e creeranno dei birrifici agricoli, sarà l'anno delle micromalterie che maltando orzo nostrano daranno ancora sostegno alla comunicazione di settore, sarà l'anno in cui avremo le birre con l'orzo della tenuta X o dell'azienda agricola Y, sarà fondamentalmente l'anno in cui si acuirà notevolmente il solco tra chi produce per divertimento poche decine di ettolitri e chi, sebbene con passione porterà avanti un'impresa, salendo oltre quota 2-3.000 HL. Un caro amico mi ha regalato per Natale un ferro di cavallo. L'ho accettato volentieri. Credo che nel 2012 sarà utile.Claudionoreply@blogger.com