tag:blogger.com,1999:blog-34671688.post530327133198594289..comments2023-10-26T22:12:12.228+02:00Comments on Birragenda: Fenomenologia Del DucatoMauriziohttp://www.blogger.com/profile/13295032408835029637noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-34671688.post-7061974152776822952011-02-24T16:21:59.710+01:002011-02-24T16:21:59.710+01:00Che dire, Maurizio...anche all'ex-Pianeta Birr...Che dire, Maurizio...anche all'ex-Pianeta Birra ci siamo confrontati e ancora una volta ci siamo trovati d’accordo.<br />Il mondo dei birrai artigianali italiani è cresciuto in fretta - circa un terzo delle aziende è sorta nell'ultimo biennio! - spesso concentrandosi primariamente sulla produzione e sulla realizzazione di un sogno, da homebrewer diventare professionista. Aspirazione legittima, sul serio, ma se non accompagnata dalla corretta impostazione commerciale, questa potrebbe diventare un'aspirazione molto, molto rischiosa. <br />Spero di non mancare di rispetto ad alcuno, mi auguro che nessuno si senta offeso, le mie valutazioni sono del tutto generali e senza riferimenti a specifiche persone o birrifici. <br />Purtroppo però non posso non notare come l'aspetto non solo commerciale in senso stretto, ma anche comunicativo viene troppo spesso trascurato. Ciò a mio avviso rappresenta un grosso limite, non solo per il singolo birrificio, ma anche per la categoria in senso lato.<br />Produrre ottime birre e non comunicarlo è non solo economicamente negativo, ma anche un delitto! <br />Conosco diversi birrai con delle potenzialità, grazie alla qualità della loro produzione, alla loro creatività, alla loro competenza e determinazione, di livello assolutamente sopra la media, purtroppo limitate dalla totale improvvisazione nel porsi sul "mercato" (ma io lo chiamerei più universalmente "mondo reale").<br />Qualche volta mi capita - impressione mia - che non venga data sufficientemente importanza all'aspetto economico, al saper vendere, sia la propria birra che la propria immagine, a raccontare ciò che si fa anche a un mondo non di appassionati, quasi si trattasse di un arte che debba rimanere assolutamente incompatibile con il modo di lavorare "da artigiano", anzi spesso da denigrare.<br />Partecipare e, magari, vincere qualche premio a un concorso e non comunicarlo al proprio universo è come possedere la bicicletta ed andare a piedi. Si va più lenti, magari ci si gode il paesaggio, se si cade ci si fa meno male, ma si rischia realmente di non riuscire ad arrivare all’obbiettivo nel tempo massimo. <br />L’importanza di associazioni come Unionbirrai ed eventi come ex-Pianeta Birra dovrebbe essere proprio quello di diventare veicolo comunicativo e riassunto di contenuti che riescano a far crescere e guidare anche i nuovi o i più piccoli o chi, da solo, non ha le competenze e l’esperienza sufficiente per sviluppare anche l’aspetto non produttivo del mondo birrario.<br />Negli ultimi 5 anni molto è cambiato, mi auguro di cuore che anche nei prossimi 5 anni molto possa cambiare, perché ritengo che il mondo birrario artigianale italiano abbia molte coincidenze con quello americano e la sua evoluzione commerciale. Sebbene con qualche lustro di ritardo, seguirne la direzione e i risultati, contestualizzati e dimensionati al nostro paese, credo sia possibile e auspicabile. <br /><br />ciao<br />michelemichele cieolhttp://www.mrbeer.itnoreply@blogger.com