21 settembre 2006

Io ho firmato (sperando serva...)

Non è un problema di sementi e di agricoltori, qui a rimetterci siamo tutti. Sono certo che se non diffondi questo appello non assicuri ne alle sementi ne a te stesso un bel futuro e sono altrettanto sicuro che salvare un po' di sementi antiche garantirà una possibilità di maggiore libertà e benessere a tutti. Anche un semplice seme di ortaggio tradizionale e contadino, solo perché non registrato, diventa un seme proibito! Lo sai che i contadini NON possono più scambiarsi fra di loro sementi e piante? I contadini NON possono seminare se non le sementi ammesse per decreto?che i semi degli ortaggi di qualità ibrida F1 (quasi tutti prodotti dalle multinazionali) non si possono riseminare se non penalizzando fortemente la possibilità di raccolto? Che le antiche varietà tradizionali (che non pagano royalties a nessuno) vanno gradualmente a perdersi, perché cancellate dai registri europei e allora diventano proibite per la semina e sono destinate alla probabile estinzione? Inoltre le varietà moderne, sia ortive sia agrarie, sono commercializzate con l'unico scopo di favorire una agricoltura industriale e la grande distribuzione organizzata. Gli ortaggi devono essere capaci di superare raccolte meccaniche, imballaggi meccanizzati, lunghi viaggi refrigerati. Dipendono dalla chimica sia per le concimazioni sia per i trattamenti fitosantari. Devono avere un bell'aspetto ma spesso mancano di un buon sapore. Non sono certo adatti per gli orti familiari e per la vendita diretta di prodotti in fattoria.
Partecipa alla petizione lasciando la tua firma http://www.biodiversita.info/modules/xfguestbook/index.php

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