28 febbraio 2008

Stessa spiaggia, stesso mare


Ed eccoci qui di ritorno da Rimini (quello nella foto è l'ingresso in fiera, non al Caesar's Palace di Las Vegas). Ancora una volta, vivi. Il che non è poco visto la nebbia incredibile che è calata durante la quattro giorni adriatica. Sabato sera ad esempio, io e Valentina abbiamo accettato un invito a cena a Bertinoro e il percorso in macchina è stato a dir poco onirico con unico salvagente il navigatore che mi avvertiva delle curve e degli incroci. Ma la nebbia si è fatta sentire anche dentro la fiera: poche idee e confuse. Solita accozzaglia di ragazzini sbronzi, mamme con passeggino in gita domenicale e via dicendo con controlli alle porte quantomeno discutibili, della serie ti blocco l'operatore e lascio passare la banda di unni. A un distributore di birra arrivato dal Belgio e munito di biglietto è stato chiesto il biglietto da visita per confermare la sua attinenza al settore, e il bello è che il biglietto da visita è stato chiesto anche alla moglie...

Sorvolo sulle assenze (Peroni, Heineken, Guinness, Warsteiner) e sulle perplessità di alcuni presenti che probabilmente l'anno prossimo daranno buca (Forst, Menabrea, Radeberger, Carlsberg...) e a proposito di "buchi" che dire del "black hole" del padiglione con cavallo di cartapesta, divanetti sparsi e megaschermo made in Pineta di Milano Marittima? Boh, come boh anche per il venditore di arancini, quello di marzapane siciliano... Ho l'impressione che di questo passo Pianeta Birra 2009 rischi di assomigliare sempre più a una cronoscalata per ciclisti non dopati....

Ma veniamo davvero al bello ovvero gli artigianali in fiera. Solita atmosfera vivace, solito scambio di assaggi, con qualche iniziativa concreta come il Consorzio e molte birre in splendida forma. Tra gli assaggi che sono riuscito a fare, classifica quindi parziale, quella che mi ha colpito maggiormente è stata la BB10 di Nicola Perra, seguita dalla Farrotta di Jurij Ferri e dall'ultima versione di Lurisia di Teo Musso (il numero non mi viene in mente adesso...). La maglietta più bella della fiera senza dubbio quella di Giorgione da Roma (nome da pittore, fisico da tank, spirito alla John Belushi); la battuta migliore quella di Beppe Vento riferita a Cesare dell'Orso Verde: "E' un periodo che Cesare si pettina con i raudi"; la scena più bella e incredibile due tizi che in un bar della fiera bevevano Wuhrer in lattina; l'autodefinizione da consegnare ai posteri, sempre Beppe del Bi-du "sono un minimalista grunge". Così dopo Teo Jim Morrison, ecco Beppe Kurt Cobain, adesso si accettano candidati per Raul Casadei...
Che dire infine. Che Pianeta Birra perde pezzi, questo è poco ma sicuro. Che i birrai artigianali sono sempre più una certezza e che se proprio un difetto glielo vogliamo trovare è in termini organizzativi e di promozione dell'immagine. E che in fondo vale la canzone di Edoardo Vianello anni Sessanta: stessa spiaggia, stesso mare. Sottotitolo: per quest'anno non cambiare. Ecco appunto: per quest'anno... E il prossimo?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente sembra che la "recessione" economica di cui si sente parlare questi giorni abbia colpito anche la kermesse riminese. Non solo erano assenti i grandi gruppi, ma ad occhio ci sono state anche alcune, a mio avviso, importanti defezioni di storiche presenze. Non ho visto lo stand della Vallonia, Progetto Birra e altri piccoli gruppi o singoli.Interbrau è diventato quasi inaccessibile quasi vendesse oro e le uniche novità sono un paio realtà africane che cercano mercato. Interessanti i nostri micro, ma non mi sembra l'ambiente giusto. L'assalto delle masse costringe ad offrire bicchierini da caffè in plastica riempiti a metà. Per la quantità, ok, non basta per tutti,l'usa e getta è giustificato dai costi per l'allaccio idrico (già elevati per la permanenza in fiera) Il futuro sarà a Rovigo con nuove formule ??

matteo ha detto...

Ho visitato la fiera lunedì; devo dire che a tratti è stato quasi difficile avvicinarsi agli stand dei produttori artigianali assaliti da moltissimi operatori del settore (???). Tanto varrebbe permettere l’ingresso a chiunque sia munito di invito evitando controlli farsa…
Per quanto riguarda il Consobir, non ho ben chiaro perché è limitato agli 8 produttori-promotori e nessun altro può parteciparvi (per il momento).
Le birre: su tutte la New Morning del birrificio del Ducato e la Contessa di birra Amiata.

Maurizio ha detto...

Divido le mie considerazioni in due post. Per quanto riguarda Amici della birra è vero, nemmeno io ho visto lo stand della Vallonia mentre per Progetto Birra ti posso dire che è stato incorporato dentro Interbrau. Il quale ha messo i controlli all'ingresso per filtrare l'assalto e contare le presenze. Per quanto riguarda Rovigo ho forti dubbi che possa costituire un'alternativa a Rimini, già lo scorso anno le presenze si contavano sulle dita delle mani. Il fatto è che i grossi non hanno più bisogno di una fiera "di contatti", semmai di una vetrina d'immagine e comunicazione. E al momento, una fiera del genere non esiste in Italia. I piccoli, d'altro canto, vogliono fiere che "rendano" e anche queste per organizzarle necessitano di tempo, chiarezza di idee e professionalità..

Maurizio ha detto...

Ciao Matteo,
la polemica sugli ingressi è da sempre presente a Rimini. Mi ricordo anni in cui si doveva avanzare con il machete in mano come nella giungla tra muri di ragazzini con zainetto, birra in mano e occhio lubrico sulle standiste. Questa volta mi sembra siano calati di numero perfino loro, il che vuol dire che la fiera sta collassando... Sul Consobir ti posso dire quello che so: meglio otto fondatori che discutano tra loro l'elaborazione di un disciplinare e poi allarghino a ventaglio piuttosto che un'aggregazione assembleare che non decide mai nulla. Ma è la mia opinione.
Sulla New Morning, che non ho assaggiato, ti credo sulla fiducia perché so quanto è bravo Giovanni Campari.

Anonimo ha detto...

Ciao Maurizio,
concordo con le tue osservazioni sul "filtraggio" all'ingresso. Non si capisce come ad alcuni operatori del settore siano state sollevate mille questioni, mentre gruppi di adolescenti con zainetti e stato evidentemente alterato dall'alcol si potevano incontrare liberamente lungo i corridoi...per non parlare pure degli scherzi attorno alla fontana:degni dell'aria da ultimi giorni di scuola...
Secondo me la scelta dovrebbe essere netta: o una manifestazione aperta (o parzialmente aperta) al pubblico o una vera fiera per il settore.