11 settembre 2008

In riunione permanente


Per la serie "vicissitudini lavorative della solita ripartenza post ferie d'estate". Con una domanda a dir poco ossessionante: nelle grandi, ma anche medie, aziende quanto tempo si trascorre in riunione? Me lo chiedo perché mai come in questi ultimi giorni le mie telefonate sono state rimbalzate da, appunto, riunioni. Prevengo subito la domanda legittima: non erano scuse per evitare il contatto, perché poi ricevevo sempre un sms o una mail di scuse e di promesse. Ma il dato di fatto rimane, una volta è l'ufficio stampa, un'altra il marketing, un'altra le vendite. Settembre non è, per me, il mese della vendemmia, ma il mese delle riunioni.... Davvero, le ultime due settimane le ho vissute quasi con l'angoscia che stesse per succedere qualcosa di "cataclismatico" nel mondo del beverage italiano. Mi stavo quasi preoccupando, seriamente. Di che cosa diavolo si parla in queste riunioni che iniziano la mattina e vanno avanti fino a sera? Che stravolgimenti vengono programmati in estate, magari sotto l'ombrellone, e poi pianificati al primo cader di foglie.... Il mio, perdonate, è lo sfogo di un cronista che si è sentito quasi alle prese con un caso Watergate, tanta la riluttanza dei miei interlocutori a rilasciare una dichiarazione. Senza dubbio una sensazione esaltante, si fosse trattato veramente di un caso Watergate... E poi, lungi da me fare qualsiasi ironia, ma mai come in questi giorni mi viene in mente un foglietto, regalatomi da una collega ai tempi della mia vita da dipendente, dove era scritto: "Stanco di lavorare? Organizza una riunione".

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