Ho aspettato di leggere la mia firma prima di dare la notizia, ma da oggi sono salito a bordo del vascello di Identità Golose pensato e realizzato da Paolo Marchi con una bella pattuglia di collaboratori. O meglio, della Guida, figlia legittima del congresso di cucina d'autore organizzato a Milano verso la fine di gennaio (www.identitagolose.it). Non che la cosa debba per forza scatenare applausi o complimenti, spero nemmeno contumelie, perché ormai sono lontani persino i tempi in cui almeno mia madre mi faceva i complimenti per le mie apparizioni su questo o quel giornale. Ma visto che questo è il mio blog, permettetemi di farmi i complimenti da solo. Onestamente non avrei mai pensato di entrare a far parte di una confraternita guidarola, un po' perché rimango un dannato individualista e non ho mai amato i lavori di gruppo (nemmeno a scuola quando riuscivo a entrare in squadra con ragazze tremendamente secchione) e un po' perché mi ero fatto l'idea che i team dietro le guide funzionassero un po' come le logge massoniche. Ma quella di Marchi, e la squadra che gli sta dietro, mi stava simpatica e il congresso 2008 mi aveva lasciato a bocca aperta. In più, stamane, alla presentazione stra-affollata da Peck per un attimo ho provato l'insolita, ma piacevole, sensazione di far parte di un gruppo. Precisiamo: di schede ne ho fatte solo 6, una goccia appena nel complesso, e dal punto di vista economico la mia partecipazione alla Guida non mi ha reso più ricco. per cui queste righe non vorrei fossero lette come una piaggeria, ma ho potuto mettere le gambe sotto delle tavole veramente memorabili, almeno per la mia esperienza, mi sono divertito molto e ho visto dei posti dove credo non sarei mai andato di mia spontanea iniziativa, infine conosciuto delle persone speciali, gli chef, i maitre e i sommelier, che mi hanno regalato pensieri e idee che mi hanno arricchito. Tanto quanto i loro piatti e il loro servizio mi hanno gratificato, e pure un po' ingrassato. Quindi, bene così, e al prossimo post.
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