Una toccata e fuga in quel di Londra con la consueta depressione al rientro in Italia. L'occasione mi è stata data dall'International Beer Challenge dove ho svolto (spero bene) il compito di giudice, unico italiano insieme ad Agostino Arioli. La mia prima esperienza in un concorso internazionale è stata intensa e vibrante, soprattutto perché queste sono occasioni dove ovviamente si assaggia molto ma si impara ancora di più. Il fatto poi di essere stati praticamente imbullonati per tutto il tempo al White Horse ha reso la cosa ancora più entusiasmante perché pur testando una cinquantina di birre, da leggere lager fino a impegnative wood aged, farsi una pinta in piedi appoggiati al bancone del bar è per me la sensazione più gratificante. Ergo, serata prima del concorso a bere al WH, giornata successiva spesa in assaggi, finale con ultimi giri di pinte e trasferimento finale al The Rake, piccolo ma sapiente pub in Borough Market per passare in rassegna quasi tutte le birre di Brewdog con finalone di due diverse annate di Tokyo. Fantastico tutto, anche l'allarme antincendio suonato alle due di notte nel mio alberghino di Fulham Broadway. Infine qualche considerazione anche per spiegare la foto scelta: gli assaggi erano tutti naturalmente alla cieca; provare diverse categorie senza delle nette interruzioni (impossibili per questioni di tempo) facilita le prime birre della categoria "superiore" (ovvero dopo tante lager, alcune davvero acquette, la prima bitter ale mi è sembrata paradisiaca); gli assaggi del mio tavolo si sono conclusi, lo abbiamo saputo solo dopo, con tre annate diverse della famosa o famigerata Utopias di Samuel Adams (la foto) che, a onor del vero, non mi ha entusiasmato follemente. La bottiglia è da scaffale dei memorabilia su questo non discuto, ma mi è sembrata un po' sbilanciata, "violentemente" alcolica, troppo muscolare... Insomma, non la mia birra anche se, in una versione, un ritorno di aromi vanigliati era senza dubbio interessante...
Di Brewdog invece parlo bene: Punk Ipa, Edge e Trashy Blonde erano eccellenti, della Tokyo onestamente ho apprezzato di più la vecchia annata perché mi sembrava più fine e austera, più completa. La nuova Tokyo alla spina l'abbiamo ordinata in bicchieri da assaggio ovvero un terzo di pinta allo stratosferico costo di 6 sterline l'uno. Non male, no? Se adesso Agostino aumenta i prezzi al Birrificio sapete da dove gli è venuta l'idea... ;-)
7 commenti:
Curiosità! Mi sapresti dire di più di questa "Edge"? Alquanto carbonara sul web... Il che mi incuriosisce ancor più, visti i motori con il quale i due Brewdog sono soliti spingere le novità.
Urca, domanda abbastanza difficile perché la edge è arrivata alla fine di una giornata piuttosto impegnativa... Ricordo solo che dopo averla assaggiata ho detto ad Agostino: "Vabbé, con questa ci rilassiamo un po'...". Bassa gradazione alcolica dunque, ma non priva di carattere e dopo le Utopias e prima della Tokyo, onestamente la Edge è scivolata via come acqua di fonte. Nella situazione in cui eravamo, apprezzata enormemente....
La trama si infittisce... Grazie comunque.
Uno spaccato da dietro le quinte del lavoro di una giuria internazionale veramente inquietante.
La Edge viene venduta solo in cask, 2,7 ABV, colore scuro, malti tostati, piuttosto carbonata, dry hopping nel cask.
Ciao Maurizio,
come si è svolto il lavoro della giuria? Ho guardato il sito, ho scaricato i risultati e più dell'80% delle birre risulta medagliato. (oppure altre non sono menzionate?)
Comunque a leggere la lista sembra Boston contro tutti dei tempi di Larry Bird ;-)
Ciao Tyrser,le birre in effetti erano oltre 350. Quindi a occhio credo che alcune non siano segnalate, in effetti quelle che non hanno raggiunto la "menzione". Per il resto eravamo divisi in parecchi gruppi d'assaggio, assaggiando per categoria (l'unica cosa nota) e con rivelazione finale (a schede consegnate) del trittico di Utopias... La scheda infine era a punti, ma con uno spazio (da riempire) per i commenti personali...
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