1 ottobre 2009

Benvenuto Torrone


Un paio di settimane fa ho accettato di fare un educational un po' fuori dai soliti giri, che sono più o meno tutti all'insegna delle bevande alcoliche e, con Valentina, ho fatto rotta per Cremona, patria del violino e del torrone. Ho accettato in primo luogo perché chi mi ha invitato è un buon amico e in seconda battuta perché, fin dall'infanzia, il torrone era per me il dolce più significativo del Natale. Da rosicchiare con la pazienza di Giobbe o da riempirsi le guance come un criceto, andava bene tutto. Mandorle o nocciole, ricoperto di cioccolato o tradizionale. A me, il torrone è sempre piaciuto fin troppo. Come mi ha sempre detto il mio dentista. Ma tra una visita all'azienda Rivoltini, artigianale modello zia-buona-molto-ben-organizzata, e alla Sperlari, formulauno profumata al miele e alle mandorle, ho semplicemente perso la testa. Ho agguantato dove ho potuto, ho annusato fino a intasarmi gli alveoli (sempre meglio che le mie maledette Camel comunque) e mi è sembrato di tornare infante ovvero quando sognavo, come in un racconto di Calvino (se non sbaglio...), di restare chiuso per una notte in una pasticceria.

Emozioni a parte, ho scoperto che di varianti il torrone è ormai ricco. Quelli già detti va bene, ma si fanno torroni con pistacchi, castagne, i canditi della cassata siciliana, aromatizzati al limoncello, con la panna cotta, con il nocino e via di dolcezze caloriche ma, ammettiamolo, consolatorie come mai di questi tempi. A Cremona il torrone va in scena a metà novembre circa (http://www.festadeltorronecremona.it/), per una manifestazione di piazza che l'anno scorso ha visto passare circa 100 mila persone per sgranocchiarsi in letizia torroni cremonesi, ma anche sardi, veneti, piemontesi, siciliani, calabresi, campani e spagnoli. Credo di essermi fatto prendere un po' la mano perché, tra un morso e l'altro, ho pensato che sarebbe una bella cosa dare da bere a tutti i torronedipendenti d'Italia e perché non provare con la birra artigianale... Ma quali birre abbinare ai diversi torroni che, pur giocando molto sull'ingrediente fondamentale che è il miele, offrono sensazioni diverse a seconda delle diverse declinazioni? Qualche suggerimento? Qualche birraio interessato a raccogliere una sfida che, male che vada, comporta assaggiare del buon torrone? E visitare Cremona, che è una gran bella cittadina. E suonare uno Stradivari al chiar di luna. No, quello non ve lo faranno fare. A meno che non sia di torrone pure quello.

1 commento:

Anonimo ha detto...

hi, new to the site, thanks.