Qualche giorno fa, reduce da Rimini, ho inviato una piccola intervista a Simone Monetti, direttore operativo di Unionbirrai. In parte perché, non avendo vissuto in prima persona il concorso sentivo il bisogno di ascoltare una voce "ufficiale" e in parte perché avevo qualche dubbio da togliermi. Simone, reduce anche lui dalla trasferta riminese (molto più impegnativa per lui sotto tutti i punti di vista), mi ha risposto. E quindi, eccola qui....
M.M.
Un Simone Monetti in versione birraria... |
448 birre iscritte, 85 birrifici, 32 giudici. I numeri rivelano che Birra dell'Anno è in costante crescita di adesioni... Che riflessione puoi fare in proposito e come valuti la qualità del lavoro della giuria quest'anno?
Ovviamente siamo molto soddisfatti dei numeri che il nostro concorso ormai riesce a ottenere. Il prestigio di un contest come Birra dell'Anno si costruisce sul numero di iscritti, sulla qualità dell'organizzazione in generale e della giuria in particolare. Per quest'ultima direi che l'edizione 2012 è stata di gran lunga la migliore in termini di bontà delle condizioni di lavoro, attestatesi su ottimi livelli, come confermato dai feedback più che positivi fornitici dai giudici.
Inutile negarlo: a Birra dell'Anno sono mancate delle adesioni importanti di noti birrifici italiani. Ti senti di dire qualcosa a quelli che hanno scelto di non partecipare?
Credo che la scelta di non partecipare al concorso sia assolutamente legittima, ci mancherebbe altro.
Il nostro obbiettivo è di avere sempre più birre in gara portate dal più alto numero di birrifici possibile. Questo perchè Birra dell'Anno, abbinato a Selezione Birra, non è solo una gara, è una occasione unica di crescita culturale del nostro movimento. E una vetrina internazionale di importanza enorme, cosa che andrebbe maggiormente valorizzata.
Il caso che forse ha più fatto discutere ovvero la categoria delle Ipa... 62 birre iscritte e niente medaglia d'oro... Si poteva concederla secondo te?
Non ho motivi di pensarla diversamente dal tavolo dei giudici che ha preso questa decisione.
Mi sento però di impegnarmi a fornire una spiegazione dettagliata dell'accaduto ai partecipanti: visto che si voleva mandare un monito ai birrifici italiani, è indispensabile che questa diventi una fase costruttiva.
Andiamo sul personale: gira voce che non sei più il presidente di Unionbirrai, ma resti il direttore operativo. Andrea Sclausero è il nuovo presidente... Ci spieghi cosa è successo?
Molto semplicemente io ho assunto ad interim l'incarico, ma sono stato e resto il direttore operativo di Unionbirrai. Attualmente la carica è sulle spalle di Andrea Sclausero, che è l'unico vicepresidente rimasto nel consiglio e che rimetterà il suo mandato per scadenza dei termini durante la prossima Assemblea che si terrà tra la fine di aprile e l'inizio di maggio.
Selezione Birra 2012 è in archivio. Gli artigiani sono sempre più protagonisti. Cosa vorresti "realizzare" a Rimini Fiera l'anno prossimo?
Riteniamo indispensabile creare maggiori interazioni con le associazioni internazionali, con cui già siamo in ottimi rapporti tramite Ebcu e i giudici di Birra dell'Anno. I contatti in questo senso non sono solo ovviamente di tipo culturale, ma trainano in effetti anche i rapporti commerciali con l'estero.
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