8 gennaio 2009

Sweet dreams are made of this


Anno nuovo, vita boh... Troppo presto per dirlo, ma disceso a malincuore dal paesino di montagna da 400 abitanti dove puoi passeggiare in mezzo alla strada e il fruttivendolo chiude la porta del negozio, lasciando le chiavi all'esterno, per farsi un'ombra al bar (a Milano l'avrebbe trovato svuotato e già con i cinesi dentro...), sono ora pronto a ripartire. Della lunga maratona enogastronomica avviata qualche giorno prima di Natale e conclusa l'ultima notte dell'anno, il mio ricordo più commosso va alla "fiorentina" da oltre due kili che nella foto ha raggiunto il punto di cottura perfetto nel camino di Stefano, carissimo amico dalle mille abilità... Carne meravigliosa accompagnata da Brunello di Montalcino che mi ha fatto tornare in mente la simpatica domanda, quasi un rito, che facevo alla fine delle interviste ai cosiddetti vip durante il periodo trascorso a Civiltà del Bere (anche se non sempre la utilizzavo...) ovvero: se domani mattina venisse fucilato, cosa ordinerebbe come "ultima cena"? E mi piaceva molto l'idea che, anche chi si dilettava di cucina creativa e frequentazioni di chef stellati, rispondeva poi con piatti molto semplici: dai primi di pasta, al pesce alla griglia fino alla pizza. Piatti d'affezione, sicuramente. Io, la mia risposta, l'avevo scelta da tempo ed era, appunto, quella che vedete nella foto con relativa bottiglia di Brunello (la Riserva Il Greppo di Biondi Santi, possibilmente). La mattina dopo avrei affrontato la pallottola con maggiore serenità anche perchè, si sa, l'odore della polvere da sparo si sposa bene con l'aroma di legna e di leggera bruciatura della carne e con l'altera astringenza e nobiltà di carattere del Brunello suddetto... Sono o non sono un sommelier Ais? ;-)

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