21 luglio 2010

Fotografa una Forst!


Il panico dell'ultimo minuto è una condizione credo molto diffusa nell'ambiente lavorativo giornalistico. Quando collaboravo con i quotidiani era una conditio sine qua non; oggi mi capita spesso. Ma nel panico dell'ultimo minuto si possono fare grandi cose, avere l'ispirazione migliore. Quella magari vincente. E allora, benché rimangano solo dieci giorni alla conclusione del concorso "Forst Reporter" vi rimpallo l'idea di partecipare all'iniziativa lanciata dalla beneamata birreria di Lagundo. In palio una settimana di soggiorno in Alto Adige, uno skipass per Merano 2000 e relativa visita alla Birreria Forst. Tutte le indicazioni le trovate su http://www.forstreporter.it/; la scadenza è il 31 luglio. Le foto, che devono ritrarre una birra Forst riprendendo lo stile della recente campagna televisiva e stampa, saranno giudicate da una giuria di qualità. A me sembra un'iniziativa simpatica, come mi sembrava simpatica la campagna lanciata qualche mese fa. E se durante la visita guidata dubito mancheranno le degustazioni, credo anche che, nel caso non siate sciatori, lo skipass avrete modo di barattarlo facilmente con enne boccali di Sixtus...

18 luglio 2010

I tre luppoli


La pubblicità l'avevo vista di sfuggita in televisione. Esempio perfetto di come stia tirando in Italia il mito dell'artigianalità, della cura estrema del prodotto, del "questo l'ho fatto io" come un vetusto giochino della Settimana Enigmistica. La Splugen ai tre luppoli. Bella davvero. Un po' come le merendine fatte con la marmellata delle albicocche appena colte dall'albero, le verdure innaffiate ogni santo giorno da un sorridente ometto, e via di questo passo... Mi aspetto a breve la carne in scatola di angus scozzese o di bruna alpina e il tubetto spalmabile di tonno rosso in via di estinzione. Ma non voglio qui aprire una discussione sulla liceità, o almeno sulla veridicità, di queste tecniche di comunicazione. La pubblicità di per sè è esaltazione, credo che 50 anni di televisione siano stati chiari in questo senso. No, qui mi interessa capire perchè se proprio si deve fare 30, non si possa fare poi 31. Ovvero, se mi pubblicizzi una birra ai 3 luppoli, perché non mi dici di che luppoli stiamo parlando? Sono convinto che l'italiano medio non abbia molto l'idea di cosa sia il luppolo, ma se almeno vogliamo affascinarlo con cose strane, facciamo i nomi... Invece in controetichetta niente di niente. Con il risultato che il profano resta nel dubbio che i tre luppoli siano magari proprio tre di numero e quello appena più scafato si vede confermare il sospetto che sia solo una trovata pubblicitaria. Tra l'altro fatta male....