Massì, ogni tanto ricordarsi di aver fatto il liceo classico non fa male... Ma la battuta di Cicerone, che francamente non mi è mai stato troppo simpatico, mi è tornata in mente dopo qualche ora di sano (?) cazzeggio leggiucchiando un po' qui e un po' là, tra i forum birrari di associazioni varie e alcuni blog che cerco di seguire come posso... Poi, dopo una lettura effettivamente molto "random", me ne sono stato per altrettante ore a ripetermi, come un mantra, "non scrivere nulla, non scrivere nulla...". E ancora in questo momento, mentre picchietto sulla tastiera, sono convinto che alla fine farò "annulla". Perché, in fondo, chi me lo fa fare... Ho sempre cercato di stare fuori da beghe che mi sembrano assomigliare a lotte tra rioni e simil-disfide di Barletta. Io scrivo di birra artigianale e di birra industriale dal 1997, ammetto di essermi messo a farlo quasi per caso (anche se la birra mi piaceva da prima) e poi perché mi pagano per farlo, non sono un idealista puro e annuso sempre un po' di puzza di zolfo in chi fa dell'idealismo la sua bandiera (magari sbagliando), inoltre sono caratterialmente avverso alle discussioni senza scopo, di quelle che si fanno "perché ho ragione io". Sulle recenti vicissitudini del piccolo, ma ormai articolatissimo, universo birrario artigianale cerco di ricavarmi la posizione dell'osservatore "extra-partes" (ho scritto extra e non super). Sicuramente perchè è una posizione comoda, poi perché ho già i miei sbattimenti con editori che pagano tardi e con colleghi da "Corrida", quella di Gerry Scotti, e infine perché, appunto, sono un giornalista e non un conducator...
Ho collaborato con Adb (perché mi è stato chiesto), ho collaborato con UB (perché mi è stato chiesto), non ho collaborato con Slow Food (prima mi è stato chiesto, poi ho chiesto io, e poi boh...), collaboro con Heineken (esatto, gli dei infernali...), cercando sempre di offrire le mie competenze e il mio stile di scrittura. Ho molta stima per molti personaggi del piccolo universo e una sostanziale indifferenza per altri, condivido per quanto ho capito finora l'impegno del MoBi che si propone come paladino dei consumatori consapevoli, indipendente da condizionamenti di sorta (in primis i birrifici stessi), tuttavia credo che ci debba essere libertà di espressione per tutti e, di conseguenza, libertà di scelta. D'altro canto, mi piace osservare, le posizioni non si mantengono monolitiche a lungo... O tempora, o mores, appunto. Tutto però sta avvenendo in un clima che spesso rasenta il cortile dove ci sono troppi galli, in un clima da parapiglia generale, in una guerra da ragazzi della via Pal dove da una parte lottano le forze del Bene e dall'altra, quelle del Male. Entrambi in termini assoluti e assolutistici e ovviamente a seconda di chi parla. Autocritiche zero, autoironia zero. Ho assistito a mesi di pubblico linciaggio di un individuo su un forum che ora, dopo aver fatto ammenda, è accolto con calore e simpatia dalle stesse persone che lo hanno massacrato fino a qualche mese fa. Francamente l'ho trovato sorprendente, ma anche esilarante... Adesso immagino venga linciato dai suoi ex amici.... E gli esempi che mi tornano in mente sarebbero numerosi... Sono stato logorroico, scusate, adesso vado a bermi una birra... Poi mi passa....