Il messaggio di fine anno, tranquillizzo subito tutti, non lo farò io. Solo che in questi giorni ho letto un passo da Vino al Vino di Mario Soldati che mi ha colpito e mi è rimasto dentro. Mi sembrava bello condividerlo. Eccolo dunque:
"La verità è che, in fatto di gusto, nessuno potrà mai sostenere che la maggioranza abbia necessariamente ragione. Nemmeno in politica è così. Infatti, che la maggioranza abbia sempre ragione non è, contrariamente a quanto si crede, la base della democrazia: ma soltanto il suo ideale, il suo miraggio. La base della democrazia è un'altra, più complicata, più delicata, più radicata nel cuore dell'uomo: è che gli inconvenienti di un regime politico autoritario sono, o presto o tardi, tali e tanti che è più saggio per i popoli affidarsi alle decisioni di una maggioranza, che abbia torto, piuttosto che alle decisioni di una minoranza, che abbia ragione. In ogni modo, questo, ovviamente, non è il caso del vino. Giacchè la minoranza, sempre più esigua, che difende il vino genuino e instabile, non pretende affatto di governare i consumatori e i produttori, nè di proibire il vino troppo lavorato e troppo stabile: si limita a compiangere codesta maggioranza e a consigliarle di convertirsi, per il suo bene. Nel vino, come nella cucina, può succedere che il parere di una persona sola sia più giusto del parere di milioni di persone".
Se volete, potete sostituire la parola birra alla parola vino. Buon 2010 a tutti...