12 marzo 2010

Questione di etichetta


Nella plaga semidesertica di Pianeta Birra, brillava lo spazio della birra artigianale, con i suoi protagonisti, noti e meno noti. Un pacchetto notevole di spunti giornalistici se non fosse che, a Rimini, passo la maggior parte del tempo a salutare volti noti, almeno per me, e fare chiacchiere, anche da cortile lo ammetto. Quindi ho trovato molto interessante la conferenza organizzata dal Mobi per presentare l'iniziativa Birra Chiara. Ovvero, per farla breve visto che la notzia è stata ampiamente riportata sul web, la richiesta di etichette più trasparenti e informative quindi non solo rispettose delle indicazioni previste dalla legge, ma anche più ricche di "contenuti utili" per il consumatore. Premesso che ogni produttore fa quello che gli pare, dopo aver almeno rispettato gli obblighi di legge, sono assolutamente convinto che le istanze del Mobi vadano in questo senso non solo accolte, ma anche sostenute. Ritengo che le informazioni aggiuntive (in termini di ingredienti, di tpo di produzione, etc...) siano la prima e immediata risposta alla recente curiosità del consumatore generalista nei confronti dell'universo birra. Una curiosità che è stata il terreno fertile del successo di molti birrifici artigianali e, in un ottica di mercato complessivo, del significativo trend di crescita delle birre cosiddette speciali che, fino a qualche anno fa, sembravano in crisi di ossigeno. Insomma, le informazioni più chiare che chiede il Mobi sono a mio avviso le stesse che potrebbe, e dovrebbe, chiedere un gestore consapevole, chiamiamolo così, un sommelier, un titolare di enoteca o di bottega gourmet, un ristoratore (ma anche un pizzaiolo). Quale sarà la risposta? Tutto sommato credo, e spero, positiva. Per quanto il convegno non fosse particolarmente affollato, i birrai artigianali dovrebbero immaginare che questa è una strada giusta da percorrere per dare forza alla propria impresa. Privi delle risorse delle multinazionali, necessarie per far crescere il brand nella percezione collettiva, si deve per forza lavorare sulla specificità e riconoscibilità delle loro birre. E questo lo si fa anche aggiungendo qualche informazione in più sull'etichetta.

1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Maurizio

Sono una giornalista brasiliana, abito a Roma, e sto scrivendo un articolo per una rivista brasiliana sul fenomeno della birra artigianale in Italia. Ho visto il tuo blog, e penso che me potrebbe aiutare. Che dice se facciamo un piccola intervista per email? Aspetto una risposta. Cordiali saluti
Aline Buaes
alinebuaes@gmail.com