27 gennaio 2011

Birra dell'Anno - La risposta di Nicola Perra

Nicola Perra, come immaginavo e speravo, ha risposto ai commenti fatti sul post relativo a Birra dell'Anno e, considerando che è stato lui a far partire la discussione con le sue, legittime, critiche e l'altrettanto sua legittima non partecipazione al concorso ho ritenuto più opportuno, anche in termini di visibilità, lasciargli uno spazio su questo blog esattamente come avevo fatto per Claudio Cerullo. La discussione ovviamente può proseguire: in questo o nel precedente post....
M.M.
Nicola Perra: niente Barley a Birra dell'Anno 2011

Chiamato in causa da Maurizio tramite il suo post e da altri indirettamente (tramite le loro risposte) in questo blog, mi permetto di chiarire il mio punto di vista che, sia chiaro, non vuole essere offensivo nei confronti del lavoro di nessuno ma solo un invito alla riflessione.
Le categorie così come strutturate quest'anno non mi trovano d'accordo per vari motivi:
- mettere insieme nella stessa categoria birre fatte a bassa con birre fatte ad alta fermentazione
- distinguere in base al colore (chiara, ambrata e scura)
- distinguere le categorie in modo non preciso(basso o alto grado alcolico), anzichè usare il grado alcolico o quello saccarometrico, ponendo dei confini numerici
- mettere tutte insieme in unica categoria le birre affinate in legno (ce ne sono in Italia molto alcoliche così come poco alcoliche)e le differenze sono a mio avviso enormi tra loro in termini aromatici e gustativi e lo stesso dicasi per le categorie 17,18,19 e 20.

A mio avviso questi sono motivi più che sufficienti per pensare che non abbia senso far partecipare le mie birre a questo concorso.
Se poi UB attirerà molte più birre dello scorso anno e così potrà fare cassa tanto meglio, ma così si calpesta parecchio la corretta informazione e cultura birraria che proprio Unionbirrai ha mandato avanti decorosamente per tanti anni.

Mi spiace, ma non posso partecipare in un concorso strutturato su basi in cui non credo.
Se poi partecipare ad un concorso significa andare a caccia di premi, beh non credo che uno si possa vantare se ad es. la sua birra a bassa fermentazione ha vinto contro una ad alta o viceversa.

Sulla compilazione delle schede come utile feedback, beh...pensate a come sono andate le cose lo scorso anno. So di certo che gli scontenti (per usare un eufemismo) sono stati parecchi!
Comunque, buon concorso a chi parteciperà!
Nicola Perra

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Nicola

Una precisazione su due delle tue motivazioni per le quali non parteciperai al concorso.

- Dalla 1 alla 13 le categorie SONO definite in modo preciso, con confini numerici.

- Nella categoria "Legno" si valuterà quanto e in che modo questo incida sulla tal birra: davvero avrebbe senso porre dei confini di fermentazione, grado alcolico o colore (posto sempre che siamo in Italia, e non ci sarà la quantità di iscrizioni della World Beer Cup)? Credo non serva aggiungere poi che le birre saranno ovviamente servite in ordine crescente di intensità, complessità, alcolicità.

Maurizio

Non capisco l'intenzione di ospitare opinioni altrui senza però dare una visione personale dell'argomento trattato, mi piacerebbe sapere cosa pensi anche tu di quanto detto.
Forse è solo un modo differente di vedere un blog.

Francesco ha detto...

Allacciandomi a ciò che scrive Leo, per chi volesse approfondire senza soffermarsi al semplice elenco presente nel regolamento, qui trovate tutte le caratteristiche descrittive delle categorie: http://unionbirrai.it/index.php?option=com_content&view=article&id=184&Itemid=156

Marco "Draco" Giannasso ha detto...

Chiamato in causa da Maurizio tramite il suo post e da altri indirettamente (tramite le loro risposte) in questo blog, mi permetto di chiarire il mio punto di vista che, sia chiaro, non vuole essere offensivo nei confronti del lavoro di nessuno ma solo un invito alla riflessione.

M) Ok, riflettiamo.


Le categorie così come strutturate quest'anno non mi trovano d'accordo per vari motivi:
- mettere insieme nella stessa categoria birre fatte a bassa con birre fatte ad alta fermentazione

M) Secondo te è più facile (degustativamente) mettere a confronto una kolsch ed una helles o una alt ed una dark lager o anche una baltic porter con una robust porter (esempi tratti dalle categorie di quest’anno) oppure una rauch ed una bock, una saison ed una smoked, una dubbel ed una ipa (esempi tratti dalle categorie dell’anno scorso)?
Io dico le prime.


- distinguere in base al colore (chiara, ambrata e scura)

M) La distinzione per colore fa parte di una serie di parametri per distinguere le tipologie, non è “solo” il colore a determinare una categoria.


- distinguere le categorie in modo non preciso(basso o alto grado alcolico), anzichè usare il grado alcolico o quello saccarometrico, ponendo dei confini numerici

M) Le categorie dalla 1 alla 13 sono definite da vari parametri tecnici numerici.


- mettere tutte insieme in unica categoria le birre affinate in legno (ce ne sono in Italia molto alcoliche così come poco alcoliche)e le differenze sono a mio avviso enormi tra loro in termini aromatici e gustativi e lo stesso dicasi per le categorie 17,18,19 e 20.

M) Le categorie dalla 14 alla 20 racchiudono birre la cui peculiarità sarà l’utilizzo di particolari ingredienti o tecniche produttive che andranno a caratterizzare a fondo il prodotto lasciando in secondo piano le altre caratterisctiche.
Saranno birre in cui il birraio avrà voluto porre l’accento su quell’ingrediente o tecnica produttiva.


A mio avviso questi sono motivi più che sufficienti per pensare che non abbia senso far partecipare le mie birre a questo concorso.
Se poi UB attirerà molte più birre dello scorso anno e così potrà fare cassa tanto meglio, ma così si calpesta parecchio la corretta informazione e cultura birraria che proprio Unionbirrai ha mandato avanti decorosamente per tanti anni.

M) Che Unionbirrai guadagni qualche soldino penso che non sia un delitto e penso anche non faccia del male a nessuno, però la priorità è rendere questo concorso sempre più grande a livello nazionale ed internazionale.
E non sarebbe male che per fare ciò ci fosse una maggiore partecipazione/cooperazione da parte di tutti i birrifici che dovrebbero essere i primi ad essere interessati alla crescita di questa manifestazione.
Riguardo la corretta informazione penso che non venga calpestata da un’ampliamento ed un affinamento di categorie a Birra dell’Anno, anzi.


Mi spiace, ma non posso partecipare in un concorso strutturato su basi in cui non credo.
Se poi partecipare ad un concorso significa andare a caccia di premi, beh non credo che uno si possa vantare se ad es. la sua birra a bassa fermentazione ha vinto contro una ad alta o viceversa.

M) Ogni concorso, gara, competizione, gioco comporta delle regole, uguali per tutti e naturalmente se queste non sono di proprio gradimento non si è costretti a partecipare.



Sulla compilazione delle schede come utile feedback, beh...pensate a come sono andate le cose lo scorso anno. So di certo che gli scontenti (per usare un eufemismo) sono stati parecchi!

M) Bisogna cercare sempre di migliorare ed anche su questo aspetto si sta lavorando.


Comunque, buon concorso a chi parteciperà!

Maurizio ha detto...

@Leo: La mia prima intenzione, nell'ospitare opinioni altrui, è quella di chiarirmi le idee facendo parlare, da un lato, chi avanzava delle critiche e, dall'altro, chi ha collaborato alla creazione delle nuove categorie e, pertanto, poteva legittimamente rispondere. Ora, hai ragione, manca il mio pensiero e appena ho un minuto di tempo lo esternerò sul blog. Però sono convinto che questo tipo di dibattiti, fatti su un piano civile e non di contumelie, ironie idiote e insulti siano il modo migliore per parlare di birra. Anche se alla fine le posizioni dovessero rimanere distanti. Tutti coloro che sono intervenuti hanno dimostrato di sapersi spiegare bene. Io cercherò, spero, di fare altrettanto...