14 febbraio 2011

Pelforth Brune: ricordi di Parigi

Alcune birre hanno una sorta di valore aggiunto, legato a ricordi o esperienze personali. Per me, ad esempio, la Guinness è sempre stata la birra delle prime bevute al pub, il Dubh Linn di Parma, e di un viaggio fatto in solitaria in Irlanda. Se la devo giudicare, faccio fatica a limitarla esclusivamente alle sensazioni di naso e palato. E, onestamente, questa cosa mi piace molto. Altre birre dal "valore aggiunto" sono la Duvel, la Bulldog Pale Ale (che non esiste più), la Courage Best Bitter, la Orval, la Anchor Steam. E la Pelforth Brune. Ora la Pelforth Brune è arrivata anche in Italia, grazie a Dibevit Import, e la cosa mi rende felice. E' la birra che ho indubbiamente bevuto più spesso quando mi sono trovato in Francia: a Parigi, a Bordeaux, in Normandia. Di facile reperibilità, la potevo trovare nei caffè e berla ai tavolini all'aperto in qualche piazza

Pelforth Brune

o boulevard. Ha toni caldi, note di miele e di caramello, ma non risultava stucchevole o sdolcinata come altre birre che mi capitava di provare in Francia. Ed era più gustosa da bere rispetto a una normalissima Kronenbourg. Ha una lunga storia alle spalle perché è nata nel 1921, quando la Brasserie du Pélican la lanciò sul mercato. Mi ricorda le serate a Montmartre o le spedizioni alla Brasserie Lipp in Saint-Germain des Prés, dove si andava solo perché Ernest Hemingway l'aveva fatta diventare una specie di suo ufficio quando scriveva. Una specie di pellegrinaggio quindi. Le birre, ma anche i vini o i distillati, sono anche questo per me. Non semplicemente profumi e gusto, men che meno correttezza tecnica e stilistica, ma emozioni. Quindi personali. Quindi poco o niente discutibili. Perché ognuno ha le sue, non siete d'accordo?

9 commenti:

Schigi ha detto...

Anche io l'ho vista ed anche per me è un ricordo di scorribande in Francia.
Stavo per comprarla, poi ho letto la lista degli ingredienti e sono inorridito...

Maurizio ha detto...

Mmmm, boh io comunque la voglio riprovare... Ho l'età giusta per i deja vu....

Schigi ha detto...

Vabbé, vado a comprarla anche io...ci vediamo qui.

Maurizio ha detto...

Oggesù, detta così sembra la sfida all'Ok Corral.... :-) D'accordo, però non prima di lunedì prossimo. A mezzogiorno, è chiaro.

Nicola ha detto...

Io sono d'accordo con te, a me e alla mia ragazza piace molto e dalla scorsa settimana la troviamo in un ipermercato della nostra provincia (Mantova).
Anche per noi ha un valore aggiunto, infatti ci ricorda uno splendido viaggio in moto del 2009durato qualche giorno in Provenza, (Francia) dove l'abbiamo scoperta e apprezzata particolamente in più di un'occasione negli splendidi bar all'aperto della zona delle Gole del Verdon.

Maurizio ha detto...

Le gole del Verdon mi mancano!

Antoine45 ha detto...

Ciao, sono francese, di LYON, ma da 12 anni in Italia, da 12 anni non bevo una Pelforth bruna...grazie, a chi ha avuto l'idea d'importarla qui nel Bel Paese Che bella idea!!!

Anonimo ha detto...

anche io ho bevuto per la prima volta la pelforth a parigi durante questa estate...ho provato la blonde... ma non riesco a trovare nessuno che la vende in italia. chi mi puo' aiutare?

Maurizio ha detto...

Ciao Anonimo,
la Pelforth Brune è importata in Italia dalla Dibevit Import (il sito lo trovi in rete). Oltre che nei locali io l'ho intercettata in qualche super (onestamente al momento non ricordo quale) e alla Metro...