22 febbraio 2011

Selezione Birra - Per chi suona la campana

Sono ormai alcuni anni che racconto la Fiera di Rimini come il triste declino dei "bei tempi che furono". L'anno scorso mi ero permesso di suggerire il cambio di denominazione, passando da un empireo Pianeta Birra a un più realistico "Satellite Birra". Mi hanno quasi preso in parola, ma la cosa non mi riempie certo di soddisfazione. In parte, lo ammetto, l'amarezza personale era dettata da un ridimensionamento lavorativo e quindi, considerato che sono un freelance, retributivo, ma il dato di fatto era sotto gli occhi di tutti. Scomparsi i grandi gruppi, scomparse le aziende di medie dimensioni. Se nel primo caso la spiegazione più corretta va ricercata nei cambiamenti di mercato, le acquisizioni da parte dei big di distributori di bevande avevano fatto venir meno la necessità di uan fiera B2B, nel secondo caso le ragioni vanno probabilmente cercate nella staticità del mercato italiano (la crescita dei consumi è praticamente ferma) e nei costi elevati dell'Ente Fiera. Certo gli artigiani ci sono, crescono di numero e ci si ritrova tutti quanti appassionatamente a scoprire nuovi birrifici e ad assaggiare nuove birre. Ma, me lo chiedo tutte le volte, quanti contatti utili si fanno in fiera? Quante strette di mano e brindisi hanno un futuro? Probabilmente più di quanti sospetto perchè i bravi birrai non credo si facciano la strada per Rimini solo per una bella bicchierata. Almeno è questo che mi auguro...


La foto è del 2010

Certo che vedere Selezione Birra ridotta a un gramo padiglione con presenza inclusa di distillatori, Bertagnolli, venditori di energy drink, Playboy mi sembra, con uno stand Interbrau ridotto quasi al lumicino (chi si ricorda quello dello scorso anno capirà) e stand vari di editori, fornitori di materie prime e produttori di impianti, mi lascia qualche preoccupazione. Restano i birrai artigiani forti di un loro indubbio successo e di una forte scontistica per l'affitto dello stand. Alcune dichiarazioni degli ultimi "big" sono tuttavia lapidarie: Rimini è ormai considerata una fiera regionale. Quando una volta era la fiera nazionale per eccellenza, una delle più importanti, concretamente importanti, d'Europa. Era normale incontrare amministratori delegati di grandi aziende tedesche, export manager di birrerie spagnole, danesi, britanniche. Oggi manca tutto questo. Restano, è vero, i produttori artigianali con tutto il loro carico di novità e di entusiasmo e il loro desiderio di rosicchiare quote di mercato alle grandi aziende. Probabile che ci possano riuscire, il fatto è però che nessuno, né gli artigiani né i big, riesca a far crescere i consumi complessivi. La trovo una cosa preoccupante perchè potrebbe, ma uso il condizionale, voler dire che neppure gli artigiani riescono a conquistare nuovi consumatori, solo a convertirne dei vecchi. Io non lo so con certezza per chi sta suonando la campana. Solo che ne sento suonare i rintocchi...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo avere visitato Pianeta Birra negli ultimi anni credo che rimangono i birrifici affermati che non possono non esserci (Birra del Borgo, Baladin, Ducato...) e tutti i nuovi che vogliono farsi conoscere o che ancora non hanno un paragone di ritorno della fiera. Non credo ci sia un effettivo ritorno di business che copra i costi e i tempi dedicati. Proporrei un giro verso una manifestazione a carattere nazionale tipo lo Zythos belga, che permetta di coprire i costi mediante la vendita al pubblico e di avere contatti con i professionisti allo stesso tempo.

michele cieol ha detto...

Manifestazioni di questo tipo non hanno più senso di esistere ormai da anni. Economicamente non hanno mai avuto un ritorno. Il mondo della distribuzione e dell'HoReCa è cambiato velocemente negli ultimi anni. E quindi bisogna modificare le strategie di vendita e di comunicazione. E per i birrifici ora è più facile che prima, grazie ai nuovi sistemi di comunicazione, alle più efficienti strutture logistiche, a molti professionisti che ragionano in maniera più moderna (almeno rispetto alla distribuzione e rappresentanza classica).
Chi lo capisce, avrà risultati. (sempre IMHO)

paolopolli ha detto...

"Manifestazione a carattere nazionale tipo lo Zythos belga, che permetta di coprire i costi mediante la vendita al pubblico e di avere contatti con i professionisti allo stesso tempo"
Sara' mica l'identikit dell'Italia Beer Festival?