Più vado avanti nella lettura e più mi convinco di aver fatto bene a comprarlo. Sto parlando del volume intitolato "La bionda della mia vita", firmato da Rudi Peroni insieme al giornalista Giuseppe Mazzei. Editore Sperling & Kupfer, costo 16,50 euro. Rudi Peroni è stato l'ultimo amministratore delegato dell'azienda omonima prima del passaggio di mano alla multinazionale Sab Miller (a parte l'ultima breve parentesi del figlio Franco) e ha un bagaglio di memorie personali e imprenditoriali davvero interessante. Al di là della storia della famiglia, nel botta e risposta con Mazzei Mr. Peroni mette in luce le difficoltà per una azienda italiana nel competere su un piano internazionale con le altre società come Heineken, Carlsberg, etc... Difficoltà dovute a un deficit strutturale del sistema Paese per le lentezze burocratiche, la carenza di flussi creditizi necessari agli investimenti e alla crescita, la totale assenza di una politica industriale sana.
Insomma, un affresco di sessant'anni di storia birraria italiana che apre gli occhi ma, allo stesso tempo, immalinconisce un po' perché appare chiaro l'arretratezza e la miopia dei nostri governanti: sintomatico ad esempio l'aneddoto della espropriazione di una parte del terreno dove sorge lo stabilimento per edificarvi una scuola e la conseguente costruzione di abitazioni in un'area che doveva essere di sviluppo industriale. C'è di che riflettere su questo libro di 146 pagine che si legge rapidamente.