20 dicembre 2010

Anteprima: Theresianer Coffee Stout

Non mi capita tutti i giorni di fare un assaggio in anteprima assoluta. Quando arriva, ben venga. Questa volta l'occasione mi è capitata grazie all'amicizia con Tullio Zangrando, una delle persone più competenti e affabili che conosco nel gran circo della birra italiana, consulente da qualche anno a questa parte di Theresianer, l'azienda di Martino Zanetti (più noto al grande pubblico come Mr. Hausbrandt), nella quale Christian Romano svolge il ruolo di mastro birraio. L'anteprima è allora il debutto non ufficiale della prima Coffee Stout mai realizzata da un'azienda italiana (tra quelle medie e grandi), una birra che avevo anche io suggerito con cautela allo stesso Zangrando un paio d'anni fa e che mi sembrava quasi obbligatoria considerato i due campi d'azione di Zanetti. La birra e il caffè appunto. Ora la birra è pronta, una piccola quantità prodotta su scala

Dal caffè...
pilota, rifermentata in un serbatoietto ma non filtrata, pensata, riportando le parole di Zangrando "attenendoci ai canoni "classici" delle stout, puntando sulla leggerezza e sull'amaro". La Coffee Stout, nome ancora non definitivo, è annunciata sul mercato per il prossimo anno e si presume che, anche nella sua versione definitiva, sarà non filtrata. Versata nel bicchiere ha un bel colore mogano, con dei riflessi rubino se lo si avvicina a una fonte di luce diretta. La schiuma è abbastanza persistente, colore nocciola o caffelatte, ma fine e compatta.

...alla birra.
L'aroma è senza dubbio l'aspetto che mi ha intrigato maggiormente. D'accordo, la nota di caffè è evidente e dominante, ma pulita, non invasiva o esagerata. A seguire si avvertono tutte le declinazioni "caffettose": cappuccino, pocket coffee. Perchè, dopo qualche secondo, si sente anche il profumo del cioccolato al latte, una nota di biscotto e, a mio avviso, un cenno che ricorda il crème caramel. Belle sensazioni. Confermate anche all'assaggio quando la birra rivela la sua, effettiva, leggerezza e bevibilità (4,8% vol e 20 Ibu) lasciando alla fine un piacevole gusto di torrefatto e di amaro molto netto. Insomma, è una birra che mi è piaciuta molto e che a mio parere fotografa l'attenzione di una realtà aziendale non piccola verso le birre "originali" e caratterizzate. Non credo sia un'anticipazione di una svolta epocale, forse solo un segno dei tempi che, come cantava Bob Dylan, stanno cambiando. O, per lo meno, a me piace pensarla così... 

9 commenti:

robertaincucina ha detto...

Ciao, mi chiamo Roberta ed ho appena scoperta con piacere il tuo blog. Volevo farti i complimenti per i tuoi post assai interessanti. Ci voleva proprio un blog così

Maurizio ha detto...

Grazie Roberta e benvenuta! Complimenti a te per il tuo, di blog. Sicuramente più appetitoso del mio!

Anonimo ha detto...

Exceptional mission! We have all recently been searching for topics as being exciting as this. Looking forward to the next post.

Anonimo ha detto...

Fantastic! Cheers for this particular article! It had been very useful.

Anonimo ha detto...

Several very good suggestions. Really well thought out

Anonimo ha detto...

Absolutely, this is very helpful to us. I am a brand-new writer. Bless you a great deal!

Anonimo ha detto...

Many thanks for expressing this specific nice post with a decent topic, really wonderful technique which you have.

Anonimo ha detto...

We appreciate the information. Done well!

Anonimo ha detto...

Fantastic! Many thanks for the posting! It absolutely was very beneficial.