2 dicembre 2010

Born to Randall

Back to La Ratera. Incredibilmente, conoscendo i miei standard, dopo nemmeno un paio di settimane. Tuttavia l'occasione era troppo ghiotta per non mancare. Il debutto della nuova Extra Hop del Birrificio Italiano, una birra che è sempre stata tra le mie preferite e che purtroppo, e solo per colpa mia, non bevo tutte le volte che vorrei. E che la EH meriterebbe. Così, anche con la consapevolezza di non poter essere a Lurago Marinone il prossimo 7 dicembre, la Extra Hop prima la ammiriamo, spillata con il consueto carisma da Marco Rinaldi, e poi la sorseggiamo meditabondi. Perfetta la schiuma, da sciarci sopra, soliti profumi freschi di luppolo e di fiori, un amaro deciso ma elegante, un taglio finale bello secco, un retrogusto abbastanza lungo. Birra che toglie la sete, toglie la fatica e toglie pure qualche incazzatura quotidiana. Il che depone ulteriormente a suo favore...

Davvero "Extra"

Se proprio vogliamo trovare una pecca è il bicchiere. Davvero troppo piccolo per togliere la sodisfazione. Così eccoci al secondo, questa volta però spillato tramite Randall. E la Extra Hop evolve di conseguenza. Profumi ancora più netti e marcati, amaro che inizia a sverniciare il palato lasciando goduriose sensazioni di resina. A patto, ovviamente, che nella birra vi piaccia l'amaro. Se non è così, beh insistete perchè l'amaro nella birra è come certa musica di Tom Waits: al primo ascolto ti può anche lasciare perplesso, poi ti conquista per sempre. Infine, pronti per il bicchiere della staffa: servito direttamente versandolo dal Randall...

Marco "Randall" Rinaldi
Che dire? Ok, non è ortodosso bere birra con foglioline flottanti nel bicchiere. Magari fa un po' antichi Sumeri, ma basta mettere gli incisivi o i baffi in posizione "diga" e berrete una birra che è rimasta a lungo con il luppolo in macerazione. Con il risultato di sembrare quasi una spremuta di luppolo. Già al naso, ma soprattutto in bocca. Esagerata forse, ma tuttavia fantastica, sbilanciata sicuramente, ma tuttavia affascinante. Pensavo di berne un sorso e invece l'ho terminata. E me ne sono andato con l'aroma di luppolo sulla lingua e nella memoria. Quasi fosse stato un primordiale imprinting...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso aggiungere che ho trovato davvero molto buona la pizza che era stata pensata come accompagnamento alla EH?...Pizza ai fiori di luppolo uscita direttamente dalla cucina di Salvatore.
Vale

Anonimo ha detto...

Suona bene, mi piace leggere i vostri blog, appena aggiunto ai miei preferiti;)

Anonimo ha detto...

Great post. Non vedo l'ora di leggere le prossime:)

Anonimo ha detto...

Ciao, ho trovato il vostro blog tramite Google durante la ricerca di primo soccorso per un attacco di cuore e il tuo post sembra molto interessante per me.

Maurizio ha detto...

Ho postato l'ultimo commento perché entra di diritto tra i dieci commenti più belli su questo blog.
Spammissimo d'accordo, ma adesso si può finalmente dire che "Birragenda ti salva la vita"