24 novembre 2010

Abbonati alla vittoria

A furia di riscuotere medaglie e riconoscimenti potremmo anche correre il rischio di montarci la testa. Ma dopo la medaglia di platino nel Mondial de la Bière per il Grado Plato e dopo la minivalanga di medaglie allo European Beer Star per il Birrificio del Ducato, il Birrificio Italiano e il Doppio Malto ecco arrivare a spron battuto i riconoscimenti per la Theresianer. Una medaglia d'oro, per la loro Vienna, e due d'argento, rispettivamente per la Lager e per la Pils, al World Beer Championship 2010 supervisionata dal BTI, il Beverage Testing Institute di Chicago. E guardando qui, si deve dire che l'azienda fondata da Martino Zanetti

La Vienna di casa Theresianer
sembra ormai essere abituata a riscuotere consensi internazionali, con una particolare predilezione proprio per il World Beer Championship. Insomma, gli italiani si stanno togliendo parecchie sodisfazioni in campo birrario. E in una misura forse insospettabile fino a qualche anno fa. Certo, il numero di concorsi, coppe, campionati e "challenge" si sta moltiplicando (la World Beer Championship è tuttavia nata nel 1994), ma anche questo va visto a mio avviso in un'ottica di sempre maggiore interesse nei confronti delle birre. Ergo ben venga; sapendo sempre che, al pari delle guide, i premi vanno presi cum grano salis ovvero con intelligenza. Ma senza nemmeno sminuire il loro valore, soprattutto quando le giurie sono di alto profilo. Poi, in fondo in fondo, il miglior premio che si può attribuire a una birra è il fatto che ci piaccia. Non farà notizia, questo è vero, ma è quanto basta per berla una seconda volta.

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